Pirelli 39: nuovo progetto di rigenerazione a Milano
Un nuovo progetto di rigenerazione per Milano è stato presentato dal Ceo di Coima Sgr Manfredi Catella e dagli architetti, Stefano Boeri ed Elizabeth Diller, che si sono aggiudicati la gara internazionale. Un concorso a cui hanno preso parte 70 raggruppamenti con 359 Studi di architettura, landscape/urban design e ingegneria in rappresentanza di 15 Paesi (Austria, Belgio, Cina, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svizzera, Usa).
Il progetto prevede la riqualificazione del Pirellino, una nuova torre residenziale ‘botanica’ e un ponte ‘serra’ aperto alla città. Il complesso comprenderà la torre attualmente esistente, la struttura a ponte che attraversa via Melchiorre Gioia, e un’altra torre di nuova costruzione, con funzioni di spazi pubblici, residenziali e terziario. La torre che ospitava il Comune di Milano continuerà ad accogliere spazi per uffici, aggiornando i parametri di efficienza. La riqualificazione comprenderà quindi l’adeguamento degli impianti e dell’efficienza energetica dell’edificio, oltre, naturalmente, al ridisegno degli spazi.
Pirelli 39 è collocato al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione Centrale, a est, e scalo Farini, a ovest, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova provenendo da nord verso il centro città. La sua riqualificazione si inserisce nel processo di rigenerazione dell’area su scala di quartiere iniziato con Gioia 22 e che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti di Pirelli 35 e Gioia 20. Oggi l’immobile, dismesso dal Comune di Milano nel marzo 2015, rappresenta una frattura urbana che interrompe le diverse parti dei quartieri circostanti: privo di certificazioni di sostenibilità, non conforme alle norme anti-sismiche, inefficiente per un uso moderno e con problemi strutturali, di inquinamento e degrado ambientale-urbanistico-edilizio.
“… Anche alla luce dell’emergenza sanitaria ritengo che la rigenerazione del territorio rappresenti una chiave industriale strategica di rilancio del Paese, da un punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico. L’Italia è ricca di edifici iconici e luoghi straordinari – ha dichiarato Manfredi Catella, Founder & CEO di COIMA – che hanno la necessità di essere riscritti e ripensati secondo criteri di sostenibilità e di innovazione: un percorso ed una missione che già da molto tempo condividiamo con i nostri investitori e che può rappresentare una leva determinante per le nostre città e per il nostro Paese.”
Fonte: Casa.it